Tecnica mista su carta intelata 70×100
2014

Camilla Rossi nasce a Brescia nel 1977. Si diploma presso il Liceo Artistico di Sarezzo ed in seguito all’Accademia di Brera.
“[…] L’immagine di Rossi è tutta costruita sul segno, ridotta alla polarità del bianco-nero, anche se, a volte, non mancano alcune intromissioni cromatiche -quasi guazzi di sfondo, o colpi di rosso, che con la calcografìa hanno comunque molto da dividere. Per questa scelta pressoché esclusiva, il suo segno assume non solo il valore anarchico, ma anche quello di “perlustratore e scopritore” (è sempre l’autrice a parlare). Il suo lavoro è tutto inquadrabile in queste forme, che si fìssano sul foglio dalla matrice e dialogano con il supporto; supporto cartaceo prezioso, scelto con cura, a partire dalle carte trasparenti, dove la voce della seta sembra imprimere anche alla carta una speciale morbidezza, fino alla scelta di quelle opache, che fanno vibrare l’inchiostro per contrasto, a quelle giapponesi così cariche di tensioni materiche, che diventano linguaggio quando poste in relazione con il suo segno della pittura, nero, vellutato, trasparente in certi casi, e sempre disponibile ad aprirsi verso i meandri interni, segreti, dell’anima. Il corpo, la forma, la figura che derivano dal deposito pigmentale sulla lastra, non vengono mai lasciati nella loro interezza -in questo senso non sono incisioni, ma opere uniche; la figura viene sempre ripresa, una volta calata sul foglio. Verificata la forma, Rossi accetta certe eventualità che appartengono all’ordine dell’imprevedibile. Poi sceglie, ritaglia, delimita, ispessisce, dipinge, rinnova la forma con altre intromissioni pigmentali, aiuta la trascrizione di quelle pulsioni interiori, quei graffi dell’animo, da condensare nel breve spazio dell’immagine, rigorosamente aniconica.
Estratto del testo di Mauro Corradini