Mista su carta 35×25
1994

Gandini Antonella è nata nel 1958. L’artista segue un percorso di ricerca sull’immagine esplorando connessioni e strutture di linguaggio tra pittura e fotografia.

“[…] Il carattere che per primo contrassegna le opere della Gandini (ubiquità “panteistica” dell’eros, obliquità del linguaggio dell’eros) può dunque essere facilmente indicato nell’allusività, ossia in una prospettiva psicologica che, lontana da cedimenti alla sublimazione simbolica o alla pudibonderia e orientata essenzialmente verso una problematica del senso […].
Non di rado i quadri della Gandini appaiono bizzarramente frequentati da certe enigmatiche forme tubolari, di aspetto e consistenza oscillanti fra l’organico e il metallico, che nello spazio scenico dell’immagine sembrano svolgere la parte di attori di qualche oscura o inconfessabile operazione…
Simili talora a cannule di gomma più o meno pieghevole e rinforzata da rivestimenti, o a freddi strumenti di un misterioso rituale chirurgico […]”.

Estratto del testo di Ivos Margoni