Olio su tela, 80×60 cm
1987
Giuseppe Monguzzi nasce a Lissone (MB) nel 1939.
A vent’anni partecipa al suo primo premio di pittura e a trent’anni tiene la sua prima personale.
La sua attività espositiva è stata molto intensa, in Italia e all’estero (soprattutto in Svizzera), e della sua opera si sono interessati molti qualificati critici d’arte.
Sue opere figurano in collezioni private e in numerosi musei e raccolte pubbliche, fra le altre il Museo d’arte contemporanea di Lissone, i Musei civici di Monza, il Museo alternativo Remo Brindisi di Lido di Spina, la Collezione Paolo VI di Brescia, il Museo nazionale della repubblica di San Marino.
“[…] lo spazio è scavato nel groviglio delle lamine e delle forme, e acquista valore epifanico.
Altrove il groviglio pare disfarsi. Quasi un processo contrario. Non più dalle forme allo spazio, ma da questo a un larvale rassodarsi di luce e aria. Il processo rinvia a Vedova e Birolli, all’informale e all’action painting, in ultima
analisi a una gestualità espressionista […]”. (dal testo di Paolo Biscottini)